Page 5 - Raccontiamoci Roma
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fotogrammi  degli  stessi  presenta squarci di  vita romana  dal  1926  al  1943.  Molte  cose fatte,  belle  e
            brutte.  Ma  fatte.  E  poi  feste,  matrimoni  collettivi  di  poveracci,  fiabesche  e  fauste  nozze  regali  e  di
            potenti, colonie marine, sport, cultura, demolizioni riassetti e costruzioni per Roma Imperiale, se potessi
            avere mille lire al mese, la vita di ogni giorno e di quei giorni, di quell'epoca, le facce della gente comune, i
            vestiti e il taglio dei capelli di ognuno, i gagà e le gagarelle. I mille volti spesso contraddittori della città.
            Come d'altronde furono quei vent'anni.
            Ho rivissuto con commozione quelle immagini che fanno parte della mia vita. Credo anche per molti di
            voi.  Andateci.  Ma  ci  vadano  anche,  almeno  per  curiosità,  quelli  che  in  quell'epoca  non  erano  stati
            ancora concepiti. Non fa male.
            =Il 18 dicembre, come ogni anno, prima delle festività, c'è stato un banchetto al "Pastarellaro" con
            l'intervento dei Romanisti accompagnati dai loro parenti ed amici. Clima da ultimo giorno di scuola
            prima delle vacanze. Grande mangiata come ai tempi del cenacolo che vedeva riuniti a " La Cisterna " i
            nostri avi e quelli che diedero origine al nostro Gruppo. Sono cominciati gli applausi e gli auguri per il
            nostro Rinaldo Santini che  a fine d'anno  compie  i  90  anni.  Rinaldo  è  un  vero romano,  figlio  di un
            grande  poeta  romano  e  addirittura  è  stato  il  primo  cittadino  romano  quando,  dal  1967  al  1969,  ha
            ricoperto la carica di Sindaco di Roma. Amico sincero, instancabile animatore di progetti e programmi
            per Roma e nell'ambito del Gruppo. In definitiva Santini ha fatto e fa tanto per Roma. Auguri.
            Pranzo ottimo e, come ho detto, grande mangiata, nel nome di Roma nostra. Sì, mentre continuamo ad
            assistere  all'  ormai  secolare  sfascio  di  Roma, fra lamenti,  incomprensioni  e  mortificazioni,  una  bella
            mangiata ogni tanto si può fare. Ogni tanto. Non fa poi così male. Auguri a tutti, con tutto il cuore.
























































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