Page 3 - Ricordando Trilussa
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= Il nostro bravo Franco Onorati, queste voci, questi ricordi. Grazie.



            I miei sono ricordi lontani ma dato che riguardano Trilussa, personaggio di cui sapevo già d'allora
            l'importanza, li ho marmorizzati e mi sembrano tuttora vivi.
            AFORISMI A CASA NOSTRA
            = Sono due tutti in italiano- Riportati nel "Meridiano"
            Una è: Se trovi un libro sulla scrivania/puoi leggerlo e sfogliarlo finché vuoi/ma mi secca moltissimo se poi/lo metti in
            tasca e te lo porti via
            Brevemente: visita a Trilussa una domenica mattina- La levée du Roi- Rosa Tomei- Lagnanza di
            Ceccarius- Scrittura all'impronta- Per anni, era probabilmente il '48, sotto il vetro della scrivania della
            biblioteca di Ceccarius.
            L'altro è: Tanto in mare come in terra/c'è la pace e c'è la guerra/che produce in quantità pescicani e baccalà.  A
            Ceccarius il suo/Tri
            Si riferisce alla raccolta di mattonelle marine di Ceccarius per la sua casa al mare di S.Severa. Autografi
            di amici scrittori, poeti, narratori sul mare e messi sul muro esterno del villino. Ci feci un articolo sulla
            "Strenna" del 1990. Tanti, Bacchelli, Papini, Palazzeschi, Moravia, Campanile, Ungaretti, Sinisgalli,
            eccetera. Tra i poeti in dialetto romanesco: Pascarella, Jandolo, Santini, Folgore, Dell'Arco, Fefè,
            Picconieri, Huetter, Brigante Colonna, Fabrizi.
            Reiterati inviti. Trilussa  a S.Severa da noi non venne mai. Da giovane era stato a S.Marinella per motivi
            galanti e mondani.
            A PRANZO O A CENA FUORI
            = Più a pranzo che a cena. Dove? Alfredo a SS. Apostoli, Alfredo alla Chiesa Nuova, Romolo a Porta
            Settimiana, al vicolo del Piombo.- Arrivo in carrozzella- Le faccie soddisfatte dei vetturini scelti da
            Trilussa per l'accompagno.- Il tavolo riservato -Mangia poco, beve abbastanza mi pare solo vino
            bianco.- Gli altri: Trompeo, Ceccarius, Strano, Franzi, Bellonci, D'Angelillo- Discorsi generici, sui fatti
            del giorno, su ricordi della passata società romana- D'Annunzio, Giulio Salvatori, quelli del Travaso,
            vecchi giornalisti- Mai inteso parlare di Belli, Pascarella, Dell'Arco e "poveti" contemporanei-
            Insopportabilità e ritrosia per gli "intellettuali"- Episodio Morante- Cambio tavolo.
            LE DONNE
            = Discrezione estrema sulle donne del passato - Tentativi garbati per la curiosità gentile, senza nessuna
            malizia, di Trompeo sempre senza risposta, assolutamente insoddisfatta - Mi parve solo di una volta che
            Trilussa mostrò di abbandonarsi in un appassionato ed antico ricordo riguardo certe signore
            palermitane, ospite di Franca Florio dopo una recita di sue poesie durante una tournée in Sicilia.…Ma
            chi lo sa?
            Ha avuto sempre una grande ammirazione per le belle donne - Una cassiera di Faraglino, dalle belle
            gambe che s'intravedevano dalla cassa del locale ove lavorava, era oggetto di lunghe camminate che lo
            conducevano da piazza Venezia ai SS.Apostoli.a vicolo del Piombo e nuovamente a piazza Venezia
            sede del Caffè. Per più volte. Pur di vederla.
            IN SOCIETA'
            = Ricevimenti da Ceccarius a via Corsini e all'Aventino in occasione di S.Giuseppe. C'era tutta Roma.
            Me lo ricordo con Petrolini. Ridevano come matti. Attorno a loro un gruppo di spettatori e ammiratori
            ebbri di stargli accanto e di vederli da vicino. Divismo puro. Spiccavano loro solo. Due grandi. Anche
            da solo, senza Petrolini, era un sovrano, un alto distinto signore, un po' demodé, in elegante signorilità e
            garbata superiorità attorniato dai petulanti poeti romaneschi, noiosi come le mosche, che chiedevano,
            proponevano, postulavano,sollecitavano pareri sulle loro poesie.
            Tutt'altra cosa con le belle signore che lo attorniavano. Anche loro. Perché Trilussa piaceva e a
            qualcuna le sarebbe piaciuto essere stata oggetto di qualche verso de "Le stelle de Roma" e sapendo
            perfettamente i trascorsi sentimentali del poeta. Un grande affascinante damerino. Grazie.





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